Ci faranno ? Ci saranno ?

La seguente lettera è stata inviata a:


Nel 1992 è stata inaugurata la "super tassa sui beni di lusso" che colpiva i motocicli oltre una certa cilindrata, sia fossero parchi ed economici sia fossero costosissimi, secondo un ben noto metodo di legiferare (mai passato di moda), infischiandosene di giustizia e moralità, tant'è che la tassa era…retroattiva!
Io, colpito ed imbufalito, mi vidi costretto a pagare, e dato che in quel periodo guadagnavo ben poco, fui costretto a vendere la moto per pagare la tassa sulla moto!
Nel '96 l'ufficio del registro di Como, con una lettera notevolmente inurbana e dai toni minacciosissimi, mi richiede nuovamente il pagamento, con enormi sovrattasse, giacché non risulta loro io abbia pagato. Un errore può capitare e, nonostante il metodo utilizzato, invio un fax con fotocopia ed a seguire una bella raccomandata con ricevuta.
Ora, pero', mi è arrivata un'ingiunzione di pagamento, per quasi quattro milioni, da pagarsi entro il 10 novembre e spedita il 19 Novembre!
La ricerca del famoso cedolino è stata lunga (sono passati otto anni!), anzi, ad un certo punto credevo proprio d'averla persa e di dover pagare. Gli amici del Coordinamento Motociclisti mi hanno fatto forza e fornito d'avvocato "feroce" che mi ha ben consigliato per tentare di difendermi. Poi, per fortuna, ho ritrovato tutto.
Tutto bene quindi? No, perché io sento, percepisco, so che tra qualche anno questi inetti torneranno alla carica se non faccio qualcosa.
Io sono stanco di essere vessato da una burocrazia che, o è totalmente inefficiente oppure (azzardo) è addirittura in malafede. Esiste una terza ipotesi? Vi prego, fatemelo sapere.
Dopo quasi otto anni ho dovuto perdere diverse giornate di lavoro e festive per trovare la fatidica ricevuta (meno male che dello Stato Italiano non mi fido), dovrò inoltre perdere altre giornate per redire il ricorso (che pagherò) e consegnarlo, più altre giornate per seguirne l'iter, oppure pagare qualcuno che lo faccia per me.
Sono stanco d'inefficienza, d'uffici che non si parlano, di malafede, stavolta li denuncio perché, incompetenti, distratti o ladri che siano (spero l'ultima no) mi stanno costando tempo lavorativo (soldi che non prendo, la ditta per la quale lavoro che subisce un danno), soldi per ricorsi inutili e stress (quattro milioni sono quattro milioni!).
Per fortuna il mio lavoro va meglio che nel lontano '92, ed ora posso permettermi di anticipare i soldi per un killer (avvocato) che "impiombi" la loro inettitudine e richieda almeno le spese. 
Approfitterò di questa situazione e spedirò questa lettera al mondo intero, alle riviste, al ministero delle finanze, perché sappia come i suoi dipendenti perdano tempo e denari pubblici per inefficienza (spero), e scriverò anche alla Corte Europea, affinché i nostri vicini si rendano conto che in Italia il cittadino è solamente da spremere, non ha diritto alla difesa, è rincorso da funzionari di malanimo e malafede, e che sappiano, i nostri vicini Europei, che se un cittadino italiano porta le prove della propria innocenza come queste siano bellamente ignorate nella nostra bella ma inefficiente Italia.
Forse così, sputtanati (posso usare questa parola, è nel vocabolario) pubblicamente smetteranno, almeno con me, di perdere tempo mio e loro e soldi miei e loro. Forse almeno uno di questi burocrati (nel peggiore senso del termine) la prossima volta farà quello per cui è realmente pagato dallo stato e quindi anche da me e da voi: lavorare!

Nonostante sia certo che da questa mia lettera scaturiranno querele ed un ovvio accertamento fiscale, non resisto ugualmente e la spedisco lo stesso. Sappiano che li aspetterò sul piede di guerra.