Prurito

Che ne pensate del prurito?

Viene definito “sintomo” e non “malattia” dalla moderna scienza medica ma… forse, più appropriato sarebbe classificarlo tra le figure mitologiche, tipo i folletti dispettosi.

Tutte ne stai bel bello sulla tua motina, evitando abilmente guidatori di cappello dotati, vecchine con sporta della spesa, aspiranti serial killer inscatolati e cose così, pensando agli affari tuoi quando… ZAC! Il prurito!

Mai, il bastardo, ti attacca quando sei fermo al semaforo, mai quando hai l’occasione, con soave movimento grattatorio di alleviarlo.

Sempre, il pluribastardo, si fa vivo quando sei in pieno sorpasso, o quando a velocità prossima al balzo FTL (*) in autostrada o in statale ti godi le gioie dell’ultimo cambio candele.

Il superbastardo tra i bastardi ti colpisce sempre e solo in punti illogici. In cima alla testa, portandoti ad immaginare le contorsioni più indegne per grattarsi sotto il casco, in un angolino di un occhio, spingendoti a bestemmiare financo dei non ancora esistiti per aver indossato guanti da quasidaboxe superimbottiti.

E se per caso ti prude un ginocchio (il motociclante è l’unica categoria a cui capiti) e riesci a farlo passare ecco che in pochissimo tempo si sposta in altra zona limitrofa, fornendoti la certezza di essere sotto l’attacco di un geco geneticamente modificato e quindi dotato di fastidiosi ungoli che sta passeggiando, per motivi inconoscibili ma tutti suoi, per la tua gamba.

Non c’è verso, se arriva te lo tieni (soffrendo) oppure riesci in qualche modo a grattarti e farlo passare, ma già sai, nell’intimo, che esso, supremo bastardo, si sposterà altrove, fino ad accoccolarsi in zona irraggiungibile mentre guidi.

Alla fine vince lui, ti costringe a fermarti per una sana e liberatoria raschiata ma… come ti fermi lui sparisce, si acquatta ed attende che tu riparta.

Tra le cause di tale piaga sociale troviamo reazioni alle radiazioni solari, ma esso si presenta sempre in zone protette dal sole, oppure allergie al particelle presenti nel pulviscolo, ma non sai da dove sia passato per raggiungere il tuo amato malleolo.

Altre cause possono essere affezioni cutanee derivanti da scabbia, punture d’insetto, orticarie e dermatiti, ma se ti osservi la pelle in quel punto … nulla vedi.

Molti ricorderanno che all’asilo, durante la preghiera, se ti veniva il pruritino santo (perché mai se ti viene qualcosa da piccolo è “santo” mentre se ti viene da grande di solito sei un porco?), venivi alacremente informato che ciò dipendeva dal diavolo (ed ancora: perché “santo” allora?) che tentava di distrarti. Forse, da guzzista, il mio prurito dipende dal quel coso japponese che mi ho appena incontrato.

Alla fine si può solo osservare, io credo, che il prurito non viene e non va. Esso, semplicemente ed implacabilmente, esiste, fine a se stesso ed alle sue turpi motivazioni.

 

Ed il motociclante, inutilmente, si gratta e soffre.

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